Alcune volte, purtroppo la prudenza alla guida non basta: può capitare di essere coinvolti in piccoli o grandi incidenti mentre si è al volante. Avere un kit di pronto soccorso in auto può essere quindi molto prezioso: si tratta infatti di un valido strumento per garantire un primo intervento efficace in caso di incidenti di varia natura durante i nostri viaggi in auto. Assistere una persona in difficoltà lungo la strada, medicarsi una piccola ferita causata magari da un cambio gomma durante un lungo viaggio, agire prontamente in seguito alla puntura di una vespa, mettere il ghiaccio dopo avere preso una botta: sono solo alcune delle situazioni in cui un kit di pronto soccorso a bordo potrebbe fare comodo.
Chiaramente la cassetta del pronto soccorso non può sostituire le cure mediche, specie in caso di sinistro stradale, ma può rivelarsi molto utile in attesa dei soccorsi. Cosa dice la normativa in merito al kit di pronto soccorso? È obbligatorio averne uno in auto? Cosa deve contenere? Scopriamolo insieme!

Quando è obbligatorio il kit di pronto soccorso in auto

Per quanto riguarda gli spostamenti con veicoli privati di proprietà, in Italia il Codice della Strada non fa riferimento alcuno all’obbligo di avere un kit di pronto soccorso a bordo. Conservare un kit di pronto soccorso in auto non è pertanto obbligatorio e rimane una scelta a discrezione dell’automobilista. Il guidatore potrà, di conseguenza, scegliere anche gli strumenti da riporre all’interno del kit di soccorso nel caso fosse interessato ad averlo a bordo. Attenzione però se si viaggia in Europa: il kit è infatti raccomandato in molti Paesi come la Germania, la Spagna, la Repubblica Ceca, l’Austria, la Svizzera, la Slovenia e la Croazia. Prima di mettersi in viaggio per le nostre vacanze è sicuramente consigliato dotarsi di un kit di pronto soccorso, soprattutto se abbiamo di fronte a noi molta strada da percorrere e dobbiamo attraversare differenti nazioni.
Tornando al nostro Paese, il kit di pronto soccorso è invece obbligatorio nelle auto aziendali. Secondo il decreto ministeriale 388 del 15 luglio 2003 “nelle aziende o unità produttive che hanno lavoratori che prestano la propria attività in luoghi isolati, diversi dalla sede aziendale o unità produttiva, il datore di lavoro è tenuto a fornire loro il pacchetto di medicazione”, nonché “un mezzo di comunicazione idoneo per raccordarsi con l’azienda al fine di attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio sanitario nazionale”.
Al di là della cassetta di pronto soccorso, ricordiamo invece l’obbligo per tutti gli automobilisti di tenere a bordo i seguenti dispositivi di sicurezza: il gilet con bande riflettenti e il triangolo di segnalazione catarifrangente da utilizzare in caso di sinistri stradali.

Cosa deve contenere la cassetta di pronto soccorso in auto

All’interno del decreto ministeriale 388, troviamo alcune indicazioni sui contenuti della cassetta di pronto soccorso che l’azienda deve fornire al lavoratore. Nel dettaglio, il kit di pronto soccorso in auto deve contenere:

• 2 paia di guanti sterili monouso;
• un flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml;
• una boccetta di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml;
• una compressa di garza sterile 18 x 40 in buste singole;
• 3 compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole;
• una pinzetta da medicazione sterile monouso;
• una confezione di cotone idrofilo;
• una confezione di cerotti di varie misure pronti all’uso;
• un rotolo di cerotto alto 2,5 centimetri;
• un rotolo di benda orlata alta 10 centimetri;
• un paio di forbici;
• un laccio emostatico;
• una confezione di ghiaccio pronto uso;
• un sacchetto monouso per la raccolta di rifiuti sanitari;
• le istruzioni sul modo di usare i presidi e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza.